Nuove regole fiscali per compensi e premi sportivi dilettantistici. L’Agenzia delle Entrate, con la Consulenza Giuridica n. 956-13/2024, ha fornito risposte ai dubbi interpretativi sul D.Lgs. 36/2021, chiarendo i punti chiave per associazioni, società sportive, tecnici e atleti.
MSP Italia ha raccolto e sintetizzato le novità nella Circolare del 15 settembre 2025 (rev. 18 settembre) Circolare 15 settembre 2025 Risposta consulenza giuridica
Esenzione fiscale fino a 15.000 euro per compensi sportivi
I compensi da lavoro sportivo dilettantistico non costituiscono reddito imponibile fino a 15.000 euro annui.
➡️ Nessuna ritenuta d’acconto sotto questa soglia, sia per collaborazioni che per lavoro autonomo.
Per beneficiare dell’esenzione, il lavoratore sportivo deve rilasciare all’associazione o società un’autocertificazione dei compensi percepiti nell’anno.
Come si calcola il reddito imponibile sportivo
Il reddito da lavoro sportivo autonomo si determina solo sulla parte eccedente i 15.000 euro, sottraendo le spese deducibili.
Esempio pratico:
- Compensi percepiti: € 40.000
- Eccedenza oltre soglia: € 25.000
- Costi deducibili: € 5.000
- Reddito imponibile: € 20.000
Regime forfettario e lavoro sportivo
L’Agenzia chiarisce tre aspetti fondamentali:
- Il coefficiente di redditività si applica solo ai compensi superiori a 15.000 euro.
- I 15.000 euro esenti restano rilevanti per la verifica della soglia massima di accesso al regime.
- Dal 2024 si considerano, per l’accesso, solo i rapporti di lavoro sportivo attivati dopo il 1° luglio 2023.
Premi sportivi: regole per atleti e società
Sono state definite nuove modalità di tassazione per i premi:
- Premi previsti dai contratti sportivi → parte variabile della retribuzione, soggetta a tassazione ordinaria.
- Premi alle società sportive → non hanno rilevanza reddituale.
- Premi delle Federazioni ad atleti e tecnici professionisti convocati in Nazionale → considerati attività dilettantistica, sono soggetti a ritenuta del 20%.
IRAP e compensi sportivi oltre 85.000 euro
La soglia di 85.000 euro non è una franchigia, ma un limite assoluto:
- compensi inferiori non concorrono alla base imponibile IRAP;
- compensi pari o superiori a 85.000 euro → intero importo imponibile.
Cosa cambia per ASD, SSD e lavoratori sportivi
Grazie a questi chiarimenti, associazioni e società sportive dilettantistiche possono applicare correttamente le regole fiscali su compensi e premi, riducendo il rischio di errori.
Anche atleti, allenatori, tecnici e collaboratori hanno ora un quadro più chiaro su esenzioni, tassazione e regimi fiscali applicabili.
MSP Italia al fianco dello sport
MSP Italia continuerà a seguire da vicino l’evoluzione normativa sul lavoro sportivo, offrendo supporto pratico e aggiornamenti puntuali alle associazioni e società affiliate.