Nuovo fondo perduto per ASD e SSD – in AGGIORNAMENTO

Il Dipartimento per lo Sport del Governo italiano apre le richieste ad un nuovo contributo a fondo perduto per ASD e SSD iscritte al Registro di Sport e Salute, attraverso il riparto del “fondo unico per il potenziamento del movimento sportivo italiano”! Come funziona? Vediamo insieme.

*L’ARTICOLO E’ IN AGGIORNAMENTO. MANCANO ANCORA DELLE ISTRUZIONI E IL PORTALE NON E’ PIENAMENTE OPERATIVO*

L’avviso e il decreto

Il 16 giugno 2023 sul sito web istituzionale dei Dipartimento Sport è stato pubblicato l’avviso per un contributo a fondo perduto dedicato ad ASD e SSD che siano gestori di impianti sportivi oppure gestori di impianti natatori, con risorse disponibili pari a 58 milioni di euro nel primo caso e 67 milioni di euro nel secondo caso.

Nell’avviso viene indicato come primo requisito l’iscrizione al Registro nazionale delle Attività Sportive dilettantistiche alla data 24 Marzo 2023, rimandando alla pubblicazione di un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri datato 24 Marzo 2023 in cui sono presenti i criteri di corresponsione e tutti i requisiti completi per accedere al bonus.

QUI TROVI IL DECRETO Vedi articolo 3 per gli impianti natatori e articolo 4 per gli impianti sportivi.

Come fare domanda

Per presentare domanda di contributo bisogna accedere ad una nuova piattaforma web, appositamente realizzata dal Dipartimento ed accessibile all’indirizzo https://avvisibandi.sport.governo.it/ con le credenziali Spid del rappresentante legale della ASD/SSD.

Esiste una breve e semplice guida alla piattaforma, a questo link, in cui sono spiegati i pochi passaggi necessari per il corretto accesso al portale.

Bisognerà indicare/completare i dati anagrafici e di residenza sia della ASD/SSD che del Rappresentante legale, compresi mail, PEC, telefono e IBAN del conto corrente intestato alla ASD/SSD, caricare i documenti PDF richiesti dal bando. Il numero di tesserati viene letto automaticamente dal sistema, idem per la data di iscrizione al registro.

Puoi salvare la bozza delle domanda, prima dell’invio definitivo, e riaprirla andando in “area riservata” e cliccando su “modifica”.

Al termine della procedura sarà necessaria anche la firma digitale del Presidente. Come fare per averla? Vai a Buffetti, oppure tramite servizi online di vario tipo, con quota di circa 55/60 euro per 3 anni. Abbiamo trovato anche un servizio semi-gratuito di Letterasenzabusta, che fa pagare per ogni singola firma (circa 7 euro).

Le domande presentate da ogni associazione società sportiva dilettantistica devono poi essere validate dagli uffici della Segreteria Nazionale.

Fondo Perduto Impianti Sportivi – 2023

Si intende per “impianto sportivo”, come per il bando 2022, un locale adibito ed attrezzato ad ambiente sportivo, dato in uso ad ASD/SSD, anche se sia commerciale, artigianale, residenziale.

Il bando Fondo Perduto Impianti Sportivi 2023 è a questo link https://avvisibandi.sport.governo.it/bandi/6470b7731990e2d4c3fb4660, ed indica come requisiti quelli già individuati nel DPCM 10 giugno 2022, vedi qui se non li ricordi. Il Decreto del 24 marzo 2023 li richiama indicando che è necessario:

  • avere scopo sociale di gestione di impianti sportivi nello Statuto ;
  • un contratto di affitto, concessione, proprietà o altro negozio giuridico di possesso o detenzione del luogo sportivo;
  • minimo 20 tesserati presso gli organismi affilianti (FSN, DSA, EPS) alla data 24 marzo 2023.
  • Il contributo è assegnato ai soggetti aventi diritto come segue:
    • Per ogni tesserato, fino al numero di 50, è corrisposto un contributo pari ad euro 400,00;
    • Per ogni tesserato ulteriore rispetto a 50 è corrisposto un contributo pari ad euro 200,00 per tesserato.

Una volta svolto l’accesso ed entrati nella sezione specifica potrai:

  • presentare la domanda confermando e completando i dati già posseduti dal Dipartimento;
  • caricare il titolo d’uso dell’impianto (locazione, comodato, ecc) registrato in AdE
  • caricare lo Statuto sociale che indichi come scopo sociale la gestione di impianti

Qui le info ufficiali bando impianti sportivi.

Fondo Perduto Impianti Natatori – 2023

Il bando Fondo Perduto Impianti Natatori 2023 è a questo link https://avvisibandi.sport.governo.it/bandi/6488673b4e41a7a938e2ff02, ed indica come requisiti quelli già individuati nel DPCM 10 giugno 2022, vedi qui se non li ricordi.

L’erogazione del contributo avverrà in maniera automatica nei confronti dei beneficiari dei contributi di cui al predetto Dpcm del 10 giugno 2022 ed è incompatibile con il bando impianti sportivi.

Una volta svolto l’accesso ed entrati nella sezione specifica potrai:

  • presentare una nuova domanda, se non avessi partecipato ai bandi 2022;
  • confermare i dati già posseduti dal Dipartimento (dimensioni vasca, presenza atleti di alto livello, ecc…), se hai già partecipato ai bandi 2022, oppure…
    • presentare una nuova domanda se avessi da modificare anche un solo dato rispetto alla bando 2022.
  • caricare, se non fosse stato mai fatto, il titolo d’uso dell’impianto (locazione, comodato ecc)
  • caricare, se non fosse stato mai fatto, lo Statuto sociale che indichi come scopo sociale la gestione di impianti
  • caricare, se non fosse stato mai fatto, l’asseverazione di un professionista rispetto alle dimensioni e tipologia di impianto

Qui trovi le info ufficiali del bando impianti natatori.

Termini e tempi

Le domande si possono presentare fino alle 19 luglio 2023 ore 23:59, una volta confermate dal proprio ente sportivo ci saranno procedure e tempi tecnici ministeriali: possiamo prevedere le erogazioni per la fine dell’estate o le prime settimane di ottobre. Salvo imprevisti, integrazioni e revisioni.

Accedendo alla tua “Area Riservata” potrai monitorare lo stato della pratica, accedere a notifiche e comunicazioni, seguire tutta la procedura.

Codice di condotta a tutela dei minori

In conformità a quanto previsto, dal decreto legislativo n. 39/2021, nello specifico l’art. 16 comma 1, si viene a redigere, il codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.

Qui di seguito, potete scaricare, il codice di condotta.